Il Carnevale di Venezia

Meno eccentrico di quello di Rio, meno stravagante di quello di Nizza, il Carnevale di Venezia è soprattutto sinonimo di mistero e raffinatezza.

Rimane, naturalmente, da diversi secoli, una festa popolare che consente a tutti di divertirsi dimenticando le barriere sociali e le convenzioni. Famosissimo in tutto il mondo, le sue origini risalgono al Medioevo.

Già dal X secolo, infatti, il popolo italiano approfittava il più possibile degli ultimi giorni prima delle mortificazioni della Quaresima per divertirsi e godere dei piaceri e delle gioie della vita.

Nel 1094 il carnevale veniva già citato in una carta del doge Vitale Falier de’ Doni e, nel 1269, il Senato prescriveva di considerare la vigilia della Quaresima (cioè il Martedì Grasso) come un giorno di festa. È così che il Carnevale di Venezia verrà ufficializzato a partire dal Rinascimento. In quell’occasione tutti potevano indossare maschere e abiti presi in prestito, permettendo così al popolo di mescolarsi ai nobili e ritrovare, anche solo per un giorno, una certa uguaglianza.

 

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